Rivestimenti di facciata con pannelli sandwich

Rivestimenti di facciata con pannelli sandwich

pannelli sandwich filp

Il tipico pannello sandwich è costituito da due strati resistenti, detti pelli o facce, distanziati da un elemento di connessione chiamato core. Il core è in genere un materiale termoisolante leggero e poco resistente, che ha lo scopo di distanziare le pelli, costituite da un materiale più nobile e di spessore ridotto. La funzione di sopportare i carichi nel piano è affidata esclusivamente alle pelli. Il core serve invece ad aumentare il valore della rigidezza flessionale del pannello, che dipende dalla distanza delle pelli dal piano medio. Distanziando le due pelli si ottiene un notevole incremento della rigidezza rispetto a una lastra metallica con spessore pari a quello delle due facce. Inoltre, l’incremento di peso del pannello è bassissimo. Per queste ragioni i pannelli sandwich vengono utilizzati per realizzare pareti portate, i cosiddetti curtain-wall.

Approfondimento sui Pannelli sandwich: Le facciate continue

Le due pelli sono generalmente costituite da un materiale con alta resistenza meccanica. Nei pannelli di facciata si utilizzano lamiere di acciaio o di alluminio solitamente nervate per aumentare ulteriormente la rigidezza e la resistenza a flessione.

Per il core vengono impiegate le schiume(in genere poliestere espanso) con funzione termoisolante , oppure strutture con celle a nido d’ape, dette honeycomb. Le schiume sono materiali cellulari ottenuti mediante la dispersione di gas in un materiale plastico solido.

I pannelli sandwich richiedono poca manutenzione e sono estremamente robusti: un pannello standard da parete di 80 mm. di spessore può estendersi fino a 5-6 metri. Un elemento simile per coperture con un profilo sagomato( spesso grecato o ondulato) sulla faccia superiore e il lato inferiore schiumato ( e un peso di circa 11-18 kg/mq ) può estendersi fino a 4-6 metri.

La posa in opera dei pannelli sandwich si effettua con procedimenti a secco e dipende dal tipo di pannello utilizzato. i pannelli sandwich possono essere montati su sottostrutture a supporto continuo o discontinuo, con tipologie di fissaggio analoghe. Si possono distinguere in due categorie: pannelli prefabbricati e pannelli assemblati in cantiere. I pannelli sandwich assemblati in cantiere e quelli prefabbricati si differenziano per la posa in opera , che nel primo caso avviene contestualmente all’assemblaggio del pannello.

I pannelli assemblati

I pannelli assemblati in cantiere sono realizzati attraverso la sovrapposizione e la foratura dei vari strati, montati in sequenza sulle strutture portanti dell’edificio.
Una delle metodologie di posa prevede che la lamiera interna e quella esterna vengano unite tramite bulloni che fungono da elementi distanziatori realizzando un’intercapedine per l’alloggiamento dell’isolante.
Un’altra soluzione prevede due lamiere grecate distanziate per l’interposizione di un profilato metallico. Nel montaggio, la lamiera interna è fissata alla struttura portante tramite viti autofilettanti e rondelle in PVC.
Su di essa viene fissato un profilo distanziatore, poi lo starto coibente e infine lo strato di lamiera esterno. La lamiera esterna viene posta trasversalmente rispetto ai pilastri o ai supporti. La lamiera esterna viene posta trasversalmente rispetto a quella interna in modo da garantire maggiore rigidezza flessionale a tutto il pacchetto. Questo sistema si adotta quando il pannello deve essere fissato a strutture verticali come pilastri o montanti.

I pannelli prefabbricati

In genere la posa in opera dei pannelli prefabbricati si effettua mediante fissaggio con viti alle strutture portanti o a una sottostruttura. I pannelli possono avere un sistema ad incastro che permette di agganciarli l’uno all’altro. Un tipico esempio è rappresentato da pannelli sandwich realizzati con due lamiere di alluminio con interposta schiuma poliuretanica o lana minerale, provvisti sui due lati esternidi giunti a tenuta maschio-femmina. Questa soluzione permette di disporre i pannelli in senso sia orizzontale che verticale.
In altri casi la posa in opera è realizzata tramite il fissaggio con viti autofilettanti su un profilato a omega di un profilo disposto in apposite scanalature realizzate tra pannello e pannello. Il tutto viene corredato da guarnizioni elastiche e coprigiunti. Il profilato ad omega viene poi , a sua volta, fissato a un altro profilato con sezione a U provvisto di asole per la regolazione della posizione del pannello, già fissato alle strutture portanti dell’edificio.

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